Realizzare il Divino

La profonda saggezza del Sanatana Dharma è di accettare tutto e non negare nulla. Dio è tutto in tutto, e l’adoratore può provare il miracolo della transustanziazione come una realtà quotidiana. Il rito (puja) è una parte essenziale del culto; è sempre rivolto all’essere più alto (purnaham), di cui l’uomo è parte. Tutto lo sforzo umano verso la perfezione nasce dal desiderio di unirsi alla totalità. Il pensiero continuamente rivolto a Dio fa sì che la Sua sostanza risanatrice entri in lui. Poiché esistono dirette connessioni fra i sottili aspetti psicologici e il concreto aspetto materiale della vita, si crede che un intenso desiderio e una totale sottomissione da parte dell’adoratore creino una concreta realtà. Lo scopo principale del culto e del rituale è realizzare il divino, cioè la trasformazione dell’uomo in Dio. L’essere interiore è identico al divino: l’oggetto dell’adorazione è, quindi, in se stessi.

da Messaggio dall'Himalaya, di Maria Gabriele Wosien

libro ed ebook J. Amba Edizioni https://www.j-ambaedizioni.com/messaggio-dallhimalaya

Versione Cartacea e altri formati https://www.amazon.it/dp/1793839247

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